Il cancro del polmone non è una singola patologia, ma crescenti evidenze dimostrano che esiste una sostanziale eterogeneità molecolare e clinica all’interno di sottogruppi di tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) definiti da driver oncogenici.1 Alcuni studi hanno dimostrato che in ogni caso di cancro del polmone possono essere presenti oltre 150 mutazioni (rispetto a una media di 30-60 mutazioni negli altri tumori solidi).2 Alcuni di questi driver patologici possono essere classificati come actionable o emergenti e potrebbero migliorare la gestione del paziente nel NSCLC.3
Negli ultimi anni, le conoscenze sempre maggiori sull’eterogenità della biologia dei tumori hanno portato a un uso crescente dei biomarcatori negli studi clinici.6 Questo ha a sua volta portato all’aumento delle approvazioni di terapie mirate da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e di altre autorità regolatorie.6 Secondo le previsioni, questa tendenza in crescita è destinata a confermarsi in futuro.6
Approvazioni dell’agenzia europea per i medicinali (EMA) e della food and drug administration (FDA) statunitense con e senza biomarcatori (2015-2019)


Immagine 1: Elaborata da Figura 5, ref 6
L’identificazione dei biomarcatori del NSCLC ha consentito l’integrazione della medicina di precisione nella selezione delle terapie mirate, potendo determinare il miglior beneficio clinico per il paziente.7


Immagine 2: Elaborata da Figura 2, ref 4 e Figura 1, ref 47
La medicina di precisione, comunemente chiamata anche “medicina personalizzata”, è un approccio che prevede l’uso delle informazioni relative ad un paziente e alla sua malattia, per selezionare gli interventi con maggiore probabilità di beneficio clinico per quello specifico paziente.7
In oncologia, l’elemento centrale della medicina di precisione è la capacità di definire con precisione le caratteristiche molecolari e cellulari del tumore e del suo microambiente, a supporto della formulazione della diagnosi, della pianificazione del trattamento, della determinazione dei risultati del trattamento o della previsione della prognosi.7
Più nello specifico, questo approccio richiede l’esecuzione di test dei biomarcatori tumorali e l’uso di terapie mirate per gli specifici tipi di cellule cancerose.23
Il cancro del polmone in particolare presenta più biomarcatori di qualsiasi altro tipo di cancro.2 È stato stimato che circa un terzo dei pazienti con NSCLC non abbia mutazioni driver rilevabili, mentre gli altri abbiano almeno un biomarcatore rilevato tramite specifici test, come mostrato nella figura seguente.8